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Progetto Theocles - Acicastello Giugno 2013

Venerdì 21 giugno 2013, la Soprintendenza del Mare, ha riposizionato in acqua un Dolium di epoca romana, attuando le norme relative alla Convenzione Unesco 2001 sulla Protezione del Patrimonio archeologico sommerso:
“5. LI. Principi generali, Regola 1. Per la protezione del patrimonio culturale subacqueo, la conservazione in situ deve essere considerata come la prima opzione. Conseguentemente, le attività dirette verso il patrimonio culturale subacqueo. saranno autorizzate se esse saranno condotte in modo compatibile con la protezione di questo patrimonio e possono essere autorizzate, a questa condizione, quando esse contribuiscono in modo significativo alla conoscenza o alla valorizzazione del patrimonio culturale subacqueo stesso”.
Nel quadro del progetto Theocles, approvato dalla Soprintendenza del Mare e realizzato dall'associazione Brezza di Mare, diretta da Giancarlo Tatoli e con l'appoggio dell'archeologa Teresa Saitta, sono state effettuate le operazioni relative al restauro, al rimontaggio e al successivo riposizionamento in acqua di un Dolium di epoca romana, che verrà integrato in un futuro percorso sottomarino fruibile dal pubblico. Il percorso comprendente il Dolium e alcune ancore bizantine lasciate in situ, si sviluppa di fronte al Lido Esagono ed è ancora in corso di realizzazione. Grazie all'intervento dei Vigili del Fuoco del Nucleo sommozzatori di Catania comandato da Stefano Bertrand, è stato possibile posizionare a 26 metri di profondità, nel sito originale della scoperta, il grande contenitore ricostruito per più di due terzi, con un effetto scenografico notevole. Le operazioni sono state eseguite sotto la direzione scientifica del Soprintendente Sebastiano Tusa e dell'archeologo Philippe Tisseyre e con la partecipazione di numerosi membri dell'associazione Brezza di Mare. La Capitaneria di Porto di Catania ha provveduto con celerità alla protezione del sito emanando la relativa ordinanza di tutela.




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